Presentazione Percorso e Favoriti Tour of Oman 2023
Dall’11 al 15 febbraio si correrà il Tour of Oman 2023. La breve corse a tappe che si svolge in territorio mediorientale ha recuperato stabilità nel calendario internazionale dopo essere tornata in “vita” nel 2022, a seguito di due edizioni cancellate. L’appuntamento, giunto alla 12esima edizione, conterà cinque frazioni (una in meno rispetto allo scorso anno) che daranno a diverse tipologie di corridori la possibilità di eccellere, oltre che a tutti i partecipanti di affinare la propria condizione in vista delle gare della primavera europea. La corsa omanita è inserita nel calendario delle UCI ProSeries e quindi mette in palio anche un considerevole bottino di punti per le squadre coinvolte: al via ci sono 9 formazioni WorldTour, compresa la Soudal-QuickStep in cui si è recentemente accasato Jan Hirt, vincitore dell’edizione 2022, 6 Professional, due squadre Continental e anche la rappresentativa nazionale omanita.
HASHTAG UFFICIALE: #TourofOman
Albo d’Oro Tour of Oman
2022 HIRT Jan
2021 Non disputata a causa della pandemia da Covid-19
2020 Non disputata a causa del lutto nazionale per la morte del sultano Qaboos bin Said al Said
2019 LUTSENKO Alexey
2018 LUTSENKO Alexey
2017 HERMANS Ben
2016 NIBALI Vincenzo
2015 VALLS Rafael
2014 FROOME Chris
2013 FROOME Chris
2012 VELITS Peter
2011 GESINK Robert
2010 CANCELLARA Fabian
Percorso Tour of Oman 2023
La corsa si aprirà con una frazione fondamentalmente identica rispetto a quella con cui è iniziata l’edizione 2022. Si andrà da Al Rustaq Fort all’Oman Convention and Exhibition Center, con 147,4 chilometri nel menù: lungo il percorso solo un GPM, lo strappo di Fanja (1,1 km al 9,1%), e tanta pianura, per un epilogo che chiamerà con ogni probabilità al lavoro i velocisti, che non vorranno farsi sfuggire quello che sembra l’unico traguardo appetibile per loro.
Sarà infatti subito diverso il discorso per la seconda tappa, che partirà dal Complesso Sportivo intitolato al Sultano Qaboos e si chiuderà a Qurayat: lungo i 174 chilometri disegnati dagli organizzatori ci sono tanti saliscendi e, ai -52 dall’arrivo, un primo passaggio sulla linea del traguardo, che sarà posto al termine di uno strappo lungo 2600 metri e con il 7% di pendenza media. Per i velocisti presenti sarà un banco di prova decisamente impegnativo, che potrebbe quindi tagliarli fuori dal discorso vittoria.
Arrivo all’insù anche per la terza frazione, che porterà i corridori da Al Khobar a Jabal Haat, dopo 151,8 chilometri di corsa. Il percorso è costellato da saliscendi non particolarmente esigenti fino a 4600 metri dall’arrivo, punto in cui inizia la salita di Haat, che misura, appunto, 4,6 chilometri e vanta una pendenza media dell’8,5%. Asperità esigente, quindi, che restringerà il campo sia dei potenziali vincitori di giornata che dei corridori che punteranno alla vittoria della generale.
Finale “mosso”, invece, per la quarta tappa, che andrà da Izki a Yitti Hills, per 194,2 chilometri di gara. Se i primi 180 non prevederanno in pratica alcuna difficoltà altimetrica, gli ultimi chilometri saranno invece molto animati: si comincia con la salita di Al Jissah (2,5 km al 6,9%), la cui cima è posta ai -10 dall’arrivo, e si finisce con lo strappo di Yitti, che conta 1,6 km al 6,6% di pendenza media. Lo scollinamento in questione sarà a meno di un chilometro dal traguardo, spazio che potrebbe permettere a eventuali attaccanti di andare a prendersi la vittoria senza il rischio di essere raggiunti.
L’ultima tappa avrà come teatro l’ormai classica “Green Mountain”, sulle cui rampe si concluderà quindi il Tour of Oman 2023. La frazione inizierà a Samail e terminerà ai 1220 metri di Jabal Al Akhdhar, per un epilogo che lascerà spazio di manovra solo ai corridori più in forma. La strada sarà in larga parte tranquilla, dal punto di vista altimetrico, fino alla salita conclusiva, lunga 5,7 chilometri, con una pendenza media del 10,5% e un punte al 13,5%, presenti nell’ultimo chilometro.
Tappe Tour of Oman 2023
Tappa 1 (11/2): Al Rustaq Fort – Oman Convention and Exhibition Centre (147, 4 km)
Tappa 2 (12/2): Sultan Qaboos Sports Complex – Qurayyat (174 km)
Tappa 3 (13/2): Al Khobar – Jabal Haat (151,8 km)
Tappa 4 (14/2): Izki – Yitti Hills (194,2 km)
Tappa 5 (15/2): Samail (Al Feyhaa Resthouse) – Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) (152,2 km)
Favoriti Tour of Oman 2023
Il campione uscente Jan Hirt (Soudal-QuickStep) sarà al via per difendere la sua corona e per iniziare a ottenere i primi risultati importanti con il nuovo team. Il ceco avrà al suo fianco Fausto Masnada, l’uomo che chiuse in seconda posizione lo scorso anno e che quindi si presenta come prima alternativa importante in una formazione in cui anche Mauri Vansevenant potrebbe provare a farsi vedere.
A proposito di ex vincitori, poi, sarà al via anche Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), che ha in bacheca le edizioni del 2018 e 2019, le ultime prima che la corsa fosse sospesa per due anni prima per la morte del sultano e poi a causa della pandemia. Il corridore kazako, nel frattempo, si è trasformato ancor di più in specialista delle corse a tappe e per questo arriva alla vigilia della gara con i gradi di faovrito assoluto.
Le principali insidie parrivano ovviamente dalle altre formazioni WorldTour, a partire dalla UAE Team Emirates che punta forte sulla coppia tutta italiana composta da Diego Ulissi e Davide Formolo, corridori con caratteristiche complementari. Tra gli scalatori puri, Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty) è reduce dalla miglior stagione della sua carriera, ma nelle prime uscite del 2023 ha fatto molta fatica mentre i suoi compagni facevano risultati e vuole subito ricominciare a scalare le gerarchie, ma in caso di difficoltà al suo fianco ci sarà comunque l’estone Rein Taaramae, che in passato ha dimostrato un buon feeling con queste strade.
Gerarchie da definire anche in casa Bora-hansgrohe, dove l’esperto Emanuel Buchmann e l’enfant prodige Cian Uijtdebroeks sembrano partire alla pari, lasciando alla strada il compito di dire chi sarà il leader. In corse brevi di questo tipo anche un corridore come Matteo Jorgenson ha spesso fatto classifica, ma è molto più probabile che la Movistar si affidi al colpo di pedale di Ivan Sosa, scalatore puro che vuole riscattarsi dopo un 2022 difficile ma chiuso con una bella vittoria a cui vuole invece dare continuità.
Uno specialista delle salite è anche Jesus Herrada (Cofidis), già sul podio di questa corsa in passato, che potrebbe però trovarsi a doversi contendere la leadership interna con il francese Axel Zingle, che in quattro giorni di corsa nel 2023 ha ottenuto già tre top 10 (e un dodicesimo posto) mostrando un ottima gamba che potrebbe permettergli di resistere anche più del previsto in salita e trovarsi quindi a gestire una posizione in classifica. Tra le WorldTour l’Ag2r sembra la squadra più votata al successo di tappa, anche se un corridore come Geoffrey Bouchard può sempre dire la sua in un contesto come questo, mentre l’Arkéa-Samsic dovrà sperare nella settimana giusta di Cristian Rodriguez, che in carriera ha ben figurato in corse dal livello simile, visto che Nicolas Edet e Andrii Ponomar, sembrano rispettivamente troppo maturo e troppo acerbo per gestire una situazione di classifica e potrebbero lanciarsi al massimo alla caccia dei successi parziali.
Tra le altre formazioni Professional, invece, la Lotto Dstny è quella più attesa, con il giovane Maxim van Gils che, dopo aver vinto il Saudi Tour lo scorso anno, vorrebbe ottenere un’altra vittoria importante in medio oriente. Il classe ’99 sarà affiancato in salita da Eduardo Sepulveda e da Thomas De Gendt, che come sempre andrà a caccia di tappe. Dopo la scorsa stagione anche Victor Langellotti (Burgos-BH) è un nome da tenere in considerazione per questo tipo di corse, mentre Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma) spera di poter crescere ancora dopo un’annata in cui è riuscito a ottenere la sua prima vittoria in carriera nonostante le difficoltà causate dalla chiusura della Gazprom.
Come detto, però, ci sono occasioni per varie tipologie dei corridori e su cinque tappe sicuramente vedremo due volate (anche se nella seconda i velocisti puri potrebbero rimanere esclusi) con protagonisti di alto livello come Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), Tim Merlier (Soudal-QuickStep), Max Kanter (Movistar) Kristoffer Halvorsen (Uno-X), David Dekker (Arkéa-Samsic) e, in arrivi più selettivi, anche Ide Schelling (Bora-hansgrohe), Roger Adria (Equipo Kern Pharma) e Pelayo Sanchez (Burgos-BH), oltre a Greg van Avermaet e Andrea Vendrame (Ag2r Citroën). L’italiano, in particolare, ha mostrato una buona gamba alla Muscat Classic, candidandosi per un ruolo da protagonisti su strade che sembrano molto adatte alle sue caratteristiche. Attenzione, infine, a Francesco Busatto (Intermarché-Circus-Wanty), che ha debuttato alla grande proprio nella corsa di un giorno che ha preceduto il via della gara a tappe omanita e che non ha nascosto di aver adocchiato un paio di arrivi.
Borsino dei Favoriti Tour of Oman 2023
***** Alexey Lutsenko
**** Jan Hirt, Ivan Sosa
*** Davide Formolo, Louis Meintjes, Cian Uijtdebroeks
** Emanuel Buchmann, Diego Ulissi, Jesus Herrada, Fausto Masnada
* Mauri Vansevenant, Maxim Van Gils, Geoffrey Bouchard, Cristian Rodriguez, Axel Zingle
Altimetrie e Planimetrie Tour of Oman 2023
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